I piatti della bilancia

Le scelte e il paradigma della felicità

L’ unica cosa che alla fine sarà importante è quanti momenti felici hai vissuto

C’è una paura che ho sempre avuto fin da bambina, profondamente radicata e esageratamente presente da sempre in me. Nessuno è esente da questa paura, neanche i più coraggiosi, ma è stato un peso enorme anche quando ero molto piccola e probabilmente non è normale. Si tratta della paura della morte. Ho ancora un po’ resistenza a scrivere questa parola ma finalmente o delle nuove consapevolezze. Non parlerò del tema della morte oggi, ma del mio nuovo modo di vivere. Ho smesso di avere paura di morire quando ho capito che avevo paura della vita che stavo vivendo, o meglio…che sprecavo ogni giorno. Ho trovato la pace quando ho capito che prima o poi per fortuna certi problemi finiscono. Quando ho compreso che la cosa più importante era quella di usare il tempo che mi viene donato ogni giorno per sentirmi felice, perchè alla fine di tutto questo conteranno soltanto i momenti di felicità.

Ho un nuovo modo di vivere, l’ ho chiamato ” I piatti della bilancia “.

Ogni giorno e ad ogni scelta che devo fare, soppeso le opzioni sui piatti della bilancia: quale mi fa più felice? E se nessuna delle opzioni possibili mi rende felice: quale di questa ha un impatto più negativo su di me? Quale mi mette troppo a disagio?

Solo rendendo quotidiane queste “misurazioni” posso assicurarmi di avere vissuto scegliendo la felicità.

Questa è una consapevolezza che probabilmente hanno molte di voi, soprattutto quelle più ” adulte ” di me. Io ci sono arrivata davvero e pienamente solo a 35 anni, diciamo grazie alla mia ipocondria e alle mie paranoie sul passato quasi invalidanti. Non tutte le cose dolorose devono avere un senso positivo, una lezione buona da imparare, ma posso decidere io per la mia vita che quello che ho vissuto dolorosamente mi abbia portato questa consapevolezza.

Vi fa paura parlare di questo argomento? Avete ricevuto nuove consapevolezze dalle vostre grandi paure? Vi aspetto nei commenti 🙂

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